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insignificante di sempre. Ho gli stessi capelli biondo cenere con le doppie
punte, gli occhi grigi e il viso dai lineamenti troppo normali per attirare
l'attenzione. Il neo sopra il labbro superiore è la mia unica particolarità.
Cos'è cambiato allora? Accendo il gas e lancio un'occhiata a Tommaso, che
dalla tavola mi osserva con il sorriso malizioso che lo rende così diverso dalla
sorella.
 Grazie per l'aiuto  gli dico.
XXIX
L'incanto del Duomo mi lascia senza parole. Come da copione Caterina ha
preferito i soliti jeans. Povera gonna a fiorellini esiliata nell'armadio! Delle
scelte di Genziana è rimasta solo la maglietta rosa. Sbuca timidamente da un
giubbotto grigio, dall'aria vagamente austera.
 Non ci credo! E loro cosa ci fanno qui?
 Non lo so. Li hai chiamati tu?
 Certo che no, e tu?  Genziana si piazza di fronte a Lorenzo e Pietro per
chiedere spiegazioni.
 Ehi, è un luogo pubblico!  risponde Lorenzo con un sorrisetto.
 See. Immagino sia un caso, quindi. Noi qui, voi qui. Stesso giorno, stessa
ora.
 Genziana, il mondo non ruota intorno a te.
 E tu sei un bugiardo poco credibile.  Genziana si è scaldata e le gote
accese per la discussione si abbinano al colore dei capelli.
 Carotina, stai tranquilla che poi ti sale la pressione.  Per tutta risposta
lei gli allunga un pizzicotto.  Ahio! Io scherzavo. Certo che sei permalosa!
Potrei sbagliarmi, eppure... ultimamente Genziana e Lorenzo non perdono
occasione di beccarsi. Che stia nascendo qualcosa tra loro?
Pietro rimane impassibile e si sistema di fianco a me senza dire una parola.
Caterina sorride, so a cosa sta pensando,
 Ecco Umberto!  dice con trasporto.
Devo ammettere che Umberto è bravo a incassare il colpo. Esprime il
fastidio per i due imbucati con un impercettibile movimento della mascella.
Poi dice come da copione:  Siete pronte per vivere le meraviglie di questa
città?  e mi guarda negli occhi.
 Sì!  Caterina risponde a nome di tutti e il suo entusiasmo è contagioso.
La facciata del Duomo è incantevole.  Non è meraviglioso? Tra gotico e
romanico, questa cattedrale ha un fascino difficile da eguagliare, persino in
Italia  spiega Umberto.
 Che palle!  Lorenzo si becca un'occhiataccia.
 Se ti annoi puoi anche togliere il disturbo.  Genziana è sempre diretta.
La lupa ci osserva silenziosa da un lato della piazza. All'interno del Duomo,
le imponenti colonne mi lasciano letteralmente senza fiato. Tra il vociare ,di
uno sparuto gruppo di turisti, cammino col naso all'insù, sopraffatta da un
senso di meraviglia troppo grande per poter parlare. Una luce dorata piove
dal rosone centrale e illumina la decorazione marmorea del pavimento.
Lorenzo riesce a spezzare l'atmosfera sacrale che aleggia tra queste mura
con un paio di battute e noi ci spostiamo a piazza del Campo.
 È come una grande conchiglia. I nove spicchi permettevano all'acqua
piovana di defluire  dice Umberto e mi si avvicina. Ma Pietro si fa spazio
tra di noi e tiro un sospiro di sollievo.
Mi incanto di fronte ai rilievi nella parete della Fonte Gaia.  Questi non
sono gli originali  puntualizza Umberto  che sono conservati al Museo di
Santa Maria della Scala, ma come imitazioni sono pregevoli
 Pregevoli? Ma ti sei mangiato un libro a colazione? Lorenzo,
s'intromette, e stavolta scoppiamo tutti a ridere.
Tranne Caterina.  Sei solo geloso! Abiti qui da una vita e non sai niente
della tua città.
 Mi concentro... su altre bellezze.
Genziana fa una smorfia e Lorenzo si finge offeso. Poi lei lo prende a
braccetto e torna a sorridere.
Vaghiamo nelle vie del centro storico, tra gruppetti di ragazzi e turisti
tedeschi, piccioni e qualche vecchietto seduto in panchina.
 Guarda che bella maglietta! Entriamo qui!  grida Cat.
Il tempo di provarla e:  Troppo scollata.  Tra gli stendini trovo una T-
shirt bianca con un ampio scollo che finisce per lasciare scoperta una spalla.
Queen of Bones c'è scritto, mi piace. Mi ricorderà per sempre questa giornata.
 Sei bellissima  dice Umberto quando esco dal camerino. Per fortuna
Caterina è troppo impegnata a guardare gli accessori. Tra le mani ha un
cerchietto dorato e Genziana al suo fianco scuote la testa per dissuaderla
dall'acquisto. Quando usciamo, noi ragazze teniamo tutte in mano una busta.
Come mi aspettavo, quella di Caterina contiene il suo nuovo cerchietto. Per
Genziana un'ampia gonna di velluto dai riflessi cobalto. Perfetta per lei!
Umberto mi ha chiesto di aiutarlo a scegliere una sciarpa. Cat mi ha tolta
d'impaccio e ci ha pensato lei: gliene ha messa al collo una verde scura. 
Stai benissimo! Mette in risalto il colore dei tuoi occhi!
 Ma io ho gli occhi castani.
 Con i riflessi verdi!
E finalmente in gelateria! Con uno stratagemma io e Genziana siamo
riuscite a far sedere Occhi da Cerbiatta sulle ginocchia di Umberto. Lei è il
ritratto della felicità! Anche se non parla più e le guance sono diventate fucsia
come il gelato al lampone che sta mangiando. [ Pobierz całość w formacie PDF ]
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